domenica 29 agosto 2010

Svelata la struttura dell'adenovirus

Dopo oltre dieci anni di studi gli scienziati dell'istituto di ricerca Scripps, hanno ricostruito la struttura di un adeno-virus umano.La conoscenza approfondita del virus, che provoca infezioni respiratorie, tra cui il comune raffreddore, sintomatologie agli occhi e disturbi gastro-enterici potrà portare a nuove terapie geniche e a farmaci anti-virali più efficaci. Anche se la struttura di altri virus era stata evidenziata con la cristollagrafia a raggi X, questo è il più grande, svelato fino ad oggi. L'adenovirus è di 150 megadaltons e contiene circa un milione di aminoacidi. Questo micro-organismo, scoperto nel 1950, può rappresentare un rischio per bambini ed anziani e attualmente non ci sono farmaci. Inoltre, la sua stabilità e la sua capacità di infettare cellule diverse portano i ricercatori ad usarlo nell'ingegneria genetica e la speranza è che possa diventare un vettore di sostanze curative da far entrare dentro cellule malate.


Ad esempio uno dei ricercatori, Nemerow, ha detto che l'adenovirus era stato usato nel trattamento della fibrosi cistica, solo che poi l'esperimento è fallito perchè non si conoscevano bene le interazioni virus-cellula ospite. Il virus, continua ad essere usato in varie sperimentazioni sulla cura del cancro e delle malattie cardio-vascolari.


Gli scienziati hanno usato la cristallografia a raggi X, che consiste nel produrre grandi quantità di virus, cristallizzarlo e poi colpire i cristalli ottenuti con raggi X e dal modello della diffrazione, si ricostruisce la struttura del virus.


Sembra semplice ma il loro lavoro è durato dodici anni, prima non riuscivano ad ottenere cristalli, poi questi non mostravano diffrazione ai raggi X e sono passati ad una cristallizzazione robotica per conoscere le condizioni con le quali ottenere cristalli perfetti e poi altri problemi, fino al successo.


Ora conoscono i punti forti del virus ma anche le zone, dove è poco legato e si smonta quando entra nella cellula ospite, realmente un grande lavoro di ricerca.

Nessun commento:

Posta un commento