domenica 10 ottobre 2010

Google: macchine guidate da robot in California


Alcune persone, guidando fra San Francisco e Los Angeles potrebbero aver incontrato delle Toyota Prius con un cilindro strano sul tetto. Ancora più strano, ad un occhiata più attenta, ci si poteva accorgere che non era seduto nessuno al posto del guidatore. Google sta lavorando ad un progetto e sue sono le macchine che girano. Questi veicoli utilizzano un software che è in grado di rilevare cosa c'è nei pressi dell'auto e prendere decisioni, tipo quelle che prenderebbe un umano alla guida. C'è sicuramente qualcuno che può prendere il controllo, se qualcosa va storto ma in tal modo le auto hanno guidato oltre 1000 miglia senza intervento umano e altre 140.000 con occasionale intervento dei tecnici.

Il sensore sul tetto del veicolo può eseguire la scansione di oltre 200 metri in tutte le direzioni per creare una mappa 3D nei dintorni della vettura. Ci sono, poi, una videocamera montata dietro il parabrezza, che aiuta alla visualizzazione di pedoni, segnali di stop, ciclisti, e semafori; tre dispositivi radar montati nel paraurti anteriore ed uno in quello posteriore ed un sensore nelle ruote che permette al sistema di visualizzare la vettura nella mappa 3D.

Oltre internet ,Google vorrebbe cambiare la società, non ci sarebbero più incidenti dovuti a persone ubriache o drogate che guidano, oppure altri dovuti ad errori di distrazione e colpi di sonno. Inoltre le macchine potrebbero essere progettate con materiale più leggero e consumare di meno. E' ovvio che il sistema dovrebbe funzionare meglio dei computer che spesso sono infettati da virus o crashano.

Il progetto nasce da un'idea di Sebastian Thrun, un ingegnere di Google e il co-inventore del servizio di mappatura Street View . Un progetto, comunque che nasce dall'idea di usare sistemi robotici per far sì che le strade siano più sicure e ridurre al contempo i costi energetici della nazione E' comunque un 'idea che sta a cuore anche a Larry Page , co-fondatore di Google, anche se per ora non si parla di operazioni di marketing.

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