La Nasa in una conferenza stampa ha annunciato la scoperta di un nuovo tipo di batterio chiamato GFAJ-1, che è un membro di un gruppo di batteri, chiamato “ Gammaproteobacteria", trovato a Mono Lake nella California Settentrionale, nella zona dove sono stati trovati molti altri archeobatteri inusuali. Con il termine archeobatteri vengono definiti batteri che riescono a vivere in condizioni proibitive per gli altri, come gli alofili ed i termoacidofili.
Questo tipo di batterio, sorprendentemente riesce a sostituire, in caso di mancanza, il fosforo con l'arsenico e continuare a crescere ed a riprodursi. Questo ribalta le leggi sulle forme viventi che non importa quanto diverse possano essere ma si basano su sei elementi principali, fosforo, zolfo, carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto. Del resto non si può dimenticare che una delle teorie della nascita della vita sulla terra era proprio legata alla provenienza aliena dei primi microorganismi, magari arrivati sulla terra con delle meteoriti.
Wolfe-Simon,astrobiologo della Nasa ha detto che la scoperta di un microbo con un DNA così adattabile, costringe gli scienziati a mettere in discussione quello che hanno a lungo ritenuto come vero, ossia che tutta la vita è basata sugli stessi sei componenti.
Bisognerebbe a questo punto capire se magari, gli stessi studiosi abbiano trovato anche su Marte dei microorganismi di questo tipo, cosa che in effetti non è chiara. In ogni caso la scoperta porterà ad una profonda rivoluzione delle teorie sull'evoluzione della vita sulla terra ed anche della chimica organica, e della biochimica dove verranno studiati questi composti contenenti arsenico ed anche ovviamente della microbiologia.
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venerdì 3 dicembre 2010
Scoperto un nuovo tipo di batterio che potrebbe ribaltare le leggi della vita
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domenica 5 settembre 2010
Studio approfondito della supernova 187A con Hubble
Su Science in questi giorni è uscito uno studio di ricerca, compiuto analizzando i risultati che, il telescopio spaziale Hubble, ha inviato della supernova 187A, che si trova nella Grande Nube di Magellano. Il team francese che ha pubblicato la ricerca ha detto che la supernova è circondata da un anello di detriti buttato fuori, probabilmente 20.000 anni prima che la stella esplodesse.
Le Supernovae hanno un ruolo importante nella evoluzione delle galassie, perché immettono una massiccia quantità di energia nell'ambiente, e sono la fonte di elementi più pesanti ad esempio il ferro, Quindi ricerche di questo tipo sono d'importanza fondamentale per capire come le supernovae possano influenzare l'ambiente circostante.
Ad esempio si pensava che la luce visibile ed ultravioletta che dovevano provenire entrambe da atomi d'idrogeno, eccitati dalle onde d'urto, avessero la stessa velocità, invece i dati dimostrano che la velocità della radiazione ultravioletta è superiore a quella visibile. Per questo fenomeno gli studiosi hanno ipotizzato che il gruppo di detriti emetta esso stesso luce nell'ultravioletto e che sia ricacciata verso l'osservatore dal gas emesso dalla supernova. Questo fa capire quanto poco si sa e come, invece sia importante capire la chimica negli impatti fisici delle supernove.
vediamoci tanto un video sull'esplosione di una supernova
a questo link http://www.youtube.com/watch?v=TOn7MNA_A1k&NR=1
Le Supernovae hanno un ruolo importante nella evoluzione delle galassie, perché immettono una massiccia quantità di energia nell'ambiente, e sono la fonte di elementi più pesanti ad esempio il ferro, Quindi ricerche di questo tipo sono d'importanza fondamentale per capire come le supernovae possano influenzare l'ambiente circostante.
Ad esempio si pensava che la luce visibile ed ultravioletta che dovevano provenire entrambe da atomi d'idrogeno, eccitati dalle onde d'urto, avessero la stessa velocità, invece i dati dimostrano che la velocità della radiazione ultravioletta è superiore a quella visibile. Per questo fenomeno gli studiosi hanno ipotizzato che il gruppo di detriti emetta esso stesso luce nell'ultravioletto e che sia ricacciata verso l'osservatore dal gas emesso dalla supernova. Questo fa capire quanto poco si sa e come, invece sia importante capire la chimica negli impatti fisici delle supernove.
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