Nuove ricerche basate sugli isotopi del carbonio presente nell'anidride carbonica e in quelli dell'ossigeno, fanno supporre che in tempi geologici recenti l'acqua abbia interagito con la superficie del pianeta e che ci sia stata anche attività vulcanica su Marte, in tempi non molto remoti.
Parecchie informazioni derivano dai campioni di CO2 prese sul pianeta dalla sonda Phoenix che non è ora più operativa. Phoenix ha, però, accuratamente misurato gli isotopi presenti nella CO2 dell'atmosfera marziana. In base a questi dati, sembrerebbe che ci fosse acqua vicina allo zero sulla superficie del paese, mentre sorgenti calde, tipo quelle di Yellowstone, sarebbero state piuttosto rare.
Tutte le misurazioni sono state effettuate tramite uno strumento presente su Phoenix e chiamato evolve gas analyzer .In base alla percentuale di isotopi riscontrata, come dettto è risultato che Marte sia stato un pianeta molto più attivo di quello che si pensasse e ciò ha contribuito ad alimentare la sua anidride carbonica atmosferica, inoltre parte di quest'ultima, ha reagito con l'acqua presente sulla superficie, che era abbastanza abbondante da influenzare la composizione dell'atmosfera attuale.
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