lunedì 13 settembre 2010

Molti pianeti gioviani sono già distrutti

Brutte notizie per i cacciatori di Pianeti, soprattutto quelli gioviani caldi in quanto è molto probabile che la loro esistenza sia molto breve e questo spiegherebbe perchè non sono stati individuati pianeti in transito negli ammassi stellari. Molto probabilmente pianeti gioviani caldi, più vivici alla loro stella di 3 o 4 volte di quanto Mercurio sia vicino al sole, vengono poi risucchiati dalla stella e i loro ultimi istanti sono piuttosto drammatici in quanto le loro atmosfere sono strappate via dalla forza di gravità delle stelle.

 Il modello realizzato dai ricercatori farebbe, quindi, prevedere che oltre un terzo dei pianeti gioviani caldi vengono distrutti in cluster relativamente giovani, intorno al miliardo di anni. Quindi verrà effettuata una ricerca in cluster di diversa età e quelli più giovani dovrebbero avere, se l'ipotesi è giusta, molti più pianeti gioviani caldi rispetto ai cluster di età più avanzata. Mettendo poi in relazione l'età e la metallicità dei pianeti si potranno avere maggiori informazioni sulla loro formazione e sul loro persistere in vita.

mercoledì 8 settembre 2010

Si potrà individuare l'eruzione aliena di un vulcano?

Pochi mesi fa si è visto come un'eruzione vulcanica in Islanda ha provocato grossi problemi al traffico aereo per la cenere che aveva liberato eppure nello spazio ci sono corpi, come Io la luna di Giove in grado di produrre eruzioni molto più spaventose.



Gli scienziati si sono posti la domanda se essi fossero in grado di rilevare queste eruzioni aliene e la risposta è stata positiva, in quanto, studiando le eruzioni terrestri sanno che viene liberata una gran quantità di biossido di zolfo che rimane poi a lungo.
Oltretutto si sa che esistono pianeti giovani, chiamati "pianeti gioviani caldi" e quindi l'eruzione in uno di questi potrebbe rilasciare una spia atmosferica. Ad esempio l'eruzione del Pinatubo liberò oltre 17 milioni di biossido di zolfo nella stratosfera ( che si trova fra i 6-30 km, sopra la superficie terrestre) e l'eruzione del Tambora nel 1815, fu dieci volte più potente. Per cercare inoltre il biossido di zolfo vulcanico, gli studiosi utilizzeranno una tecnica chiamata “eclisse secondaria”


Secondo i ricercatori, vedere un'eruzione vulcanica su un pianeta extrasolare, potrebbe essere molto utile per scoprire se ci sono differenze od analogie tra le rocce.

L'8 settembre due asteroidi vicino alla luna

Oggi, due asteroidi di parecchi metri di diametro ed in due orbite indipendenti passeranno fra la terra e la luna e potranno essere visti anche con un telescopio amatoriale ma nessuno di essi potrà causare danni alla terra.

Questi sono stati individuati dal Catalina Sky Survey, nei pressi di Tucson, Arizona, domenica cinque settembre. L'asteroide 2010 RX30, di 10-20 metri passerà entro 0,6 distanze lunari (248 mila km) mentre l'asteroide 2010 RF12 di 10-14 metri, transiterà entro le 0,2 distanze lunari (79 mila Km).

Cosa attira le donne nell'uomo che balla?

Ogni animale, compreso l'uomo, ha i suoi codici atti a conquistare la sua femmina ad esempio i granchi ed i colibri. Ma uno psicologo Nick Neave della Northumbria University di Newcastle Upon Tyne, ha realizzato uno studio per individuare che tipo di movimento maschile nel ballo, impressionasse di più le donne. Poiché l'esperimento non sarebbe riuscito con modelli veri, perchè avrebbe colpito l'aspetto fisico, ha fatto muovere 38 studenti, creando però degli avatar con il computer, tutti uguali, in tal caso le donne dovevano essere per forza colpite solo dalle mosse.



Strano a dirsi i movimenti più importanti erano quelli che riguardavano, la testa, il collo ed il tronco.


I movimenti ben coordinati della testa, del collo e del tronco mostravano molto probabilmente creatività, associata a energia, ottimismo ed audacia.


Non credo proprio, però che se l'esperimento fosse stato invertito, gli uomini avrebbero preferito i movimenti della testa.

lunedì 6 settembre 2010

Vitamina D legata agli scompensi cardiaci

All'università di Groningen, nei Paesi Bassi, sono giunti all'importante conclusione che i tassi di sopravvivenza nei pazienti con scompensi cardiaci e scarsi livelli di vitamina D, sono più bassi rispetto a quelle persone che hanno normali livelli della vitamina.



L'importanza della vitamina D, che si attiva quando la pelle è esposta ai raggi ultravioletti del sole, è stata, da tempo, dimostrata in multipli fattori, in quanto le cellule hanno recettori per la vitamina D e la sua presenza può abbassare la soglia di rischio in malattie tipo il cancro, l'ipertensione, le malattie infettive croniche ed anche gli scompensi cardiaci. Ad esempio la tanto discussa cura Di Bella, per i tumori, è basata anche sulla somministrazione di vitamina D.


Ora, in base a queste ricerche, sembrerebbe che bassi livelli di vitamina D attivino il sistema angina-angiotensina (RAS) che è un sistema normativo fondamentale nello scompenso cardiaco.


Il motivo di questi bassi livelli, può essere ricercato nel fatto che i pazienti, costretti a letto od in casa, stanno poco a contatto della luce del sole, poi anche la pelle con l'età, essendo una malattia più diffusa in età avanzata, produce meno vitamina D. Inoltre, come terzo ed ultimo fattore, c'è da considerare che spesso gli scompensi cardiaci sono accompagnati da alterata funzionalità renale e ciò impedisce l'ultimo processo di attivazione della vitamina D che appunto avviene nei reni.


Questi bassi livelli, poi, come detto, attivano la RAS, che agisce sul volume e l'omeostasi della pressione sanguigna e provocano problemi più gravi, addirittura la morte. Urge, quindi evitare in malati di scompensi cardiaci, bassi livelli di vitamina D e questo può anche essere risolto con integratori ma anche con l' esposizione alla luce solare e mangiando pesce azzurro o uova.

domenica 5 settembre 2010

Sollecito a Barack Obama sulle scienze

Eric Lander, co-presidente, parlando ad una riunione del President’s Council of Advisors on Science and Technology (PCAST), ha evidenziato che il paese ha bisogno di più scuole specializzate che si focalizzino su scienza, tecnologia, matematica ed ingegneria Sempre secondo Lerner l'uso efficace della tecnologia significa molto più che dare i computer nelle scuole. Il fatto è che il governo federale fornisce solo l'8% del finanziamento totale per l'istruzione elementare e secondaria, tuttavia, significa che deve lavorare a stretto contatto con gli Stati per raggiungere questi e altri obiettivi.



Lander ha detto che il rapporto elogia gli sforzi, dei singoli Stati, nell' adottare norme comuni in materie fondamentali per garantire che il diploma di scuola superiore rappresenta un analogo livello di conoscenza da parte degli studenti in ogni stato. Egli ha anche espresso la speranza che l'insegnamento delle scienze venga potenziato, come già fatto con la lettura e la matematica in cui molti stati hanno accettato standard comuni.


Mah chissà se il discorso sarà percepito anche dalla Gelmini in Italia, liberando definitivamente gli studenti, che anche quest'anno hanno mostrato le loro preferenze da lingue morte, tipo il latino ed il greco?

Studio approfondito della supernova 187A con Hubble

Su Science in questi giorni è uscito uno studio di ricerca, compiuto analizzando i risultati che, il telescopio spaziale Hubble, ha inviato della supernova 187A, che si trova nella Grande Nube di Magellano. Il team francese che ha pubblicato la ricerca ha detto che la supernova è circondata da un anello di detriti buttato fuori, probabilmente 20.000 anni prima che la stella esplodesse.



Le Supernovae hanno un ruolo importante nella evoluzione delle galassie, perché immettono una massiccia quantità di energia nell'ambiente, e sono la fonte di elementi più pesanti ad esempio il ferro, Quindi ricerche di questo tipo sono d'importanza fondamentale per capire come le supernovae possano influenzare l'ambiente circostante.


Ad esempio si pensava che la luce visibile ed ultravioletta che dovevano provenire entrambe da atomi d'idrogeno, eccitati dalle onde d'urto, avessero la stessa velocità, invece i dati dimostrano che la velocità della radiazione ultravioletta è superiore a quella visibile. Per questo fenomeno gli studiosi hanno ipotizzato che il gruppo di detriti emetta esso stesso luce nell'ultravioletto e che sia ricacciata verso l'osservatore dal gas emesso dalla supernova. Questo fa capire quanto poco si sa e come, invece sia importante capire la chimica negli impatti fisici delle supernove.


vediamoci tanto un video sull'esplosione di una supernova
a questo link http://www.youtube.com/watch?v=TOn7MNA_A1k&NR=1